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Pubblicazioni di matrimonio

Ultima modifica 12 luglio 2023

La pubblicazione serve a far conoscere l'intenzione di 2 persone di sposarsi, per dare la possibilità a chi fosse a conoscenza di cause ostative alla celebrazione di darne evidenza. Il matrimonio deve essere celebrato nei 180 giorni successivi alla pubblicazione.
La pubblicazione può essere richiesta nel Comune di residenza degli sposi o di uno di essi se residenti in Comuni diversi. Se avete iscritti all’AIRE rivolgetevi al Consolato Italiano di riferimento.
L’ufficiale dello stato civile riceve la richiesta di pubblicazione e riporta le dichiarazioni ricevute in un verbale, che dovrete firmare. Se uno di voi non abita a Dalmine, chiederemo la pubblicazione all’altro Comune di residenza.
 
QUANTO
1 marca da bollo da € 16,00 se abitate entrambi a Dalmine; 2 marche da bollo se uno dei due risiede in un altro Comune italiano. Per i matrimoni celebrati in Dalmine è previsto il rimborso spese per l’utilizzo della sala pari a €. 40,00 da pagarsi direttamente allo sportello il giorno delle pubblicazioni di matrimonio, mediante bancomat o carta di credito.
 
COSA FARE
Tre mesi prima del matrimonio gli sposi devono chiedere le pubblicazioni all’ufficio stato civile fissando appuntamento al n. 0356224886. Il giorno della pubblicazione gli sposi dichiareranno le proprie generalità, la libertà di stato e se tra di loro esistono degli impedimenti al matrimonio (parentela, adozione ecc...).
 
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
MINORENNI: I minori di 16 anni non possono sposarsi. Se avete tra i 16 e i 18 anni dovete presentare copia autentica del decreto di ammissione al matrimonio emesso dal Tribunale ordinario.
STRANIERI: Se siete cittadini stranieri dovete consegnare: Il nulla osta al matrimonio rilasciato dall’Autorità consolare straniera in Italia, e legalizzato in marca da bollo da € 16,00 presso la Prefettura del luogo di rilascio, salvo i casi di esenzione previsti.
Il nulla osta deve attestare che non esistono impedimenti al matrimonio secondo le leggi del vostro Paese e deve indicare nome, cognome, data e luogo di nascita, paternità e maternità, cittadinanza, residenza e stato libero.
Nel caso in cui uno dei due sposi non comprenda la lingua italiana, verrà richiesta la presenza, per le pubblicazioni e per il matrimonio, di un interprete che dovrà prestare giuramento di ben e fedelmente tradurre quanto dichiarato dagli sposi durante la pubblicazione ed il successivo matrimonio.
DONNE DIVORZIATE O VEDOVE: Le donne divorziate devono aver sciolto il vincolo precedente da almeno 6 mesi con annotazione presente sull’atto di matrimonio contratto. Le vedove possono sposarsi dopo 300 giorni dalla morte del coniuge salvo decreto di autorizzazione del Tribunale.
 
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto Presidente della Repubblica 3/11/2000 n. 396; Codice Civile;
Delibera della Giunta Municipale n. 75 del 30 aprile 2010