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Geseco - L´amministrazione al lavoro per salvaguardare patrimonio e dipendenti  

Ultima modifica 16 giugno 2022

Geseco - L´amministrazione al lavoro per salvaguardare patrimonio e dipendenti  
Stupore e sconcerto: questa la reazione dell’Amministrazione comunale di Dalmine di fronte alla richiesta di convocare con urgenza un Consiglio Comunale straordinario – presentata dai consiglieri di Lega Nord, Forza Italia e Movimento 5 Stelle – per ascoltare il liquidatore e il collegio dei revisori della società partecipata Geseco, controllata al 100% dal Comune di Dalmine.
“Se lo scopo era quello di avere informazioni su Geseco – scrivono in una nota congiunta il primo cittadino e gli assessori – altre potevano essere le strade percorribili. Ad esempio rivolgersi direttamente al sindaco, che peraltro nei mesi scorsi ha già riferito sull’argomento in più occasioni rispondendo ad interrogazioni scritte e informando l’intero Consiglio comunale”.
“Si è invece preferito – continua la Giunta – alzare un polverone mediatico e scagliarsi con astio e cattiveria verso chi sta cercando con fatica di sanare una situazione che per troppo tempo è stata lasciata a se stessa. Ci chiediamo: a chi giova questa mossa? Non certamente ai dalminesi. I cittadini devono infatti sapere che dal 2011 i conti di Geseco sono in perdita. Ma non solo: a fronte del versamento di ingenti canoni da parte del Comune -  pagati, questi sì, dalle tasche dei dalminesi – i servizi forniti da Geseco sono divenuti sempre più inadeguati”.
I numeri della società parlano chiaro: oltre ai debiti accumulati verso i fornitori per oltre 800.000 euro, negli ultimi anni si sono registrate continue perdite. Nel 2011 il “rosso” è stato di 325.000 euro, nel 2012 di circa 100.000 euro e nel 2013 di circa 489.000 euro.
“Veniamo accusati di voler affossare la società, senza tener conto che la stessa società è stata posta in liquidazione più di un anno fa dagli stessi gruppi politici che oggi ci attaccano. Stiamo lavorando per tutelare i dipendenti e i creditori di Geseco – che è patrimonio di tutti i dalminesi –, è per questo che non abbiamo ancora approvato il bilancio 2013: vogliamo vederci chiaro. Bilancio che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile scorso dalla precedente amministrazione, che invece ha preferito ancora una volta la strada dell’immobilismo e dello 'scarica barile'. Se inettitudine c’è stata, pensiamo proprio che ne vada chiesto conto all'ex sindaco Claudia Terzi e a chi con lei ha governato la nostra città negli ultimi cinque anni”.
“Questa Amministrazione intende far sì che i dalminesi possano usufruire dei servizi per i quali Geseco era stata creata e che negli ultimi tempi non era più in grado di fornire con efficienza, da qui la decisione di reinternalizzare le attività e reintegrare alcuni dipendenti. Vogliamo garantire il futuro nell’ottica della liquidazione di Geseco, cancellare i debiti accumulati negli anni scorsi e pagare così i creditori che sempre più spesso si rivolgono al sindaco per avere rassicurazioni relative ai loro crediti maturati nei confronti della società”.
“E’ amaro constatare ancora una volta – concludono sindaco e assessori – come chi avrebbe dovuto farsi carico dei problemi di questa società in liquidazione, oggi accusi ingiustamente l’attuale Amministrazione di essere carente di trasparenza al solo fine propagandistico e di contrapposizione politica”.
“L’attuale Amministrazione, con schiena dritta e coraggio, cerca invece la soluzione ai problemi lasciati in eredità. La mera contrapposizione partitica non giova ai cittadini dalminesi, che hanno mostrato di saper prendere le distanze dall’inerzia della precedente amministrazione leghista e di centrodestra con il voto del giugno scorso”.
Oggi, 3 febbraio 2015, l’assemblea Geseco ha revocato il liquidatore  Andrea Manzoni e nominato come nuovo liquidatore il dottor Maurizio Locatelli a cui l’Amministrazione tutta, augurando un buon e proficuo lavoro, affida il compito di terminare il processo di liquidazione della società.

Allegati
CS Geseco (2).pdf