Dalmine approva il bilancio preventivo 2012
Ultima modifica 14 giugno 2022
Dalmine approva il bilancio preventivo 2012
Dalmine,29 giugno 2012 – Approvato ieri sera dal Consiglio comunale il Bilancio di Previsione per il 2012 unitamente al Bilanci Pluriennali del triennio 2012/2014: «Quest’anno è stato particolarmente difficile garantire gli equilibri di bilancio a causa del pesantissimo taglio delle risorse trasferite dallo Stato che hanno subito una riduzione di oltre 1,2 milioni di euro rispetto a quelle dell’anno precedente – sottolinea l’Assessore al Bilancio, Fabio Montevecchio – Taglio che è andato ad aggiungersi a quello dello scorso anno aggravando così una già difficile situazione economica: i trasferimenti erogatici dallo Stato, infatti, nel 2011 erano già stati ridotti di oltre 580 mila euro rispetto al biennio 2009-2010. In questo scenario fortemente critico, la politica di bilancio adottata da questa Amministrazione comunale fin dai primi mesi del mandato si è dimostrata efficace e lungimirante».
«Seppur con un certo ritardo ieri abbiamo approvato uno dei bilanci più difficili di questa Amministrazione – dichiara il Sindaco Claudia Maria Terzi – Per comprendere quanto sia stato complesso far quadrare i conti è sufficiente ricordare alcuni numeri: taglio dei trasferimenti dei dal 2009 al 2012: 37%; mancato pagamento da parte di Rea: -22% delle entrate correnti extratributarie; inasprimento obbiettivo patto di stabilità nel 2012 arrivato a +1,763 milioni di euro quando nel 2008 era -2,457 milioni di euro. Risultato: se nel 2008 si potevano spendere 2,457 milioni in più rispetto a quanto incassato, oggi dobbiamo “risparmiare” 1,7 milioni (+304,41% rispetto il 2008 e il doppio rispetto il 2011). Nel frattempo, la buona gestione che abbiamo convintamente perseguito ci porta due risultati: un contenimento delle spese correnti (-1,15% rispetto al 2011) e una riduzione drastica in 3 anni del debito pro capite (dagli 847,75 euro del 2009 ai 620,34 del 2012 e ai 550,55 del 2014)».
Due sono state le misure messe in campo per far fronte alla difficile situazione: la revisione e razionalizzazione della spesa corrente e il rimborso anticipato di una parte dei mutui assunti dalle Amministrazioni precedenti. Lo scorso anno, per la prima volta, l’Amministrazione è riuscita a invertire il trend di crescita della spesa corrente (in crescita mediamente del 2% annuo) e, mediante interventi di razionalizzazione, l’ha ridotta di oltre 170 mila euro riuscendo a garantire lo stesso livello dei servizi erogati dal Comune. Quest’anno la spesa corrente è calata di altri 100 mila euro. Sul fronte dell’indebitamento, nel 2009 il Comune aveva ereditato una pesantissima situazione, con un debito che aveva sfondato i 20 milioni di euro. Ad oggi, grazie a una politica parsimoniosa, l’Amministrazione è riuscita a ridurre l’indebitamento a una cifra di poco superiore ai 15 milioni di euro, ottenendo un risparmio di rate di ammortamento di oltre 300 mila euro annui: «Le risorse liberate con l’estinzione dei mutui andranno a compensare, seppur parzialmente, i pesanti tagli nei trasferimenti statali subiti», afferma Montevecchio. «Nonostante le misure adottate – prosegue l’Assessore – siamo stati costretti, nostro malgrado, a ritoccare il livello di tassazione per non ridurre il livello dei servizi offerti ai cittadini».
«Con un certo sforzo abbiamo deciso di ritoccare al minimo l’Imu sulla prima casa e mantenere l’aliquota base sulla seconda casa. Ciò, in particolare, per non gravare ulteriormente sulle attività produttive di Dalmine», afferma il Sindaco.
Il Sindaco commenta così le scelte di bilancio: «Con grande dispiacere anche quest’anno non abbiamo potuto investire nei servizi alla persona e nella cultura, riuscendo però a mantenere inalterati i servizi e le tariffe». Non manca una chiosa rispetto alle dichiarazioni fatte durante la seduta del Consiglio: «Ritengo inaccettabili le dichiarazioni del rappresentante del PDL, il Consigliere Adriano Zeggio – afferma il Sindaco – Contrariamente a quanto pensa quest’ultimo sono fermamente convinta dell’utilità e dell’importanza di due istituzioni quali la Biblioteca Civica e l’Ambito Territoriale dei servizi sociali. L’uno e l’altro non possono intendersi solo come un costo, ma come fonte di tutela e mezzo di crescita dei nostri cittadini».
Sul fronte delle spese, il 44% delle risorse è destinato ai servizi alla persona (servizi sociali, istruzione pubblica, cultura e sport), il 23% alla gestione del territorio, il 6% ai servizi di polizia locale, mentre il restante 27% ai servizi generali. Sul fronte delle entrate, invece, è stata incentivata la politica di controllo dell’evasione tributaria con il potenziamento del personale assegnato all’ufficio tributi per proseguire con i brillanti risultati di questi anni, che hanno registrato una media annua di somme recuperate di oltre 200.000 euro, confermata nelle previsioni del 2012 pari a oltre 190.000 euro.
Per quanto riguarda gli investimenti, infine, nonostante le limitazioni imposte dalla rigide regole del “Patto di stabilità” che impongono agli enti obiettivi sempre più impegnativi di anno in anno e impediscono di spendere il denaro in cassa attivando nuovi investimenti, in bilancio sono programmati interventi per oltre 13.500.000 di euro. Di questi oltre il 33% sono destinati alla viabilità, il 38% al campo della gestione del territorio. Si tratta di investimenti finanziati con entrate proprie senza far ricorso ad alcuna assunzione di nuovi mutui. Sono previste, come principale fonte di finanziamento, alcune alienazioni di immobili comunali che non sono strumentali all’esercizio delle funzioni comunali, oltre all’alienazione della titolarità della farmacia comunale di via Provinciale.
«Forse quello su cui tutti, senza distinzione politica, dovremmo ragionare – afferma in conclusione il Sindaco Terzi – è che è ora di porre fine a questo sistema malato per cui regioni come la Lombardia pagano per tutte le altre e i comuni lombardi sempre virtuosi vengono penalizzati proprio perché amministrati da anni con la logica del risparmio e dell’efficienza».