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Chi paga la TARI e come si calcola

Ultima modifica 22 agosto 2023

La TARI è dovuta se si possiedono o detengono, a qualsiasi titolo (proprietà, usufrutto, comodato, locazione, ecc.):

  • locali (quindi tutte le strutture fissate al terreno e chiuse minimo su tre lati);
  • aree scoperte, ossia tutte quelle superfici prive di edifici o di strutture edilizie, di spazi circoscritti che non costituiscono parte integrante del locale adibiti a qualsiasi uso suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.

Sono invece escluse: le aree scoperte accessorie o di pertinenza di locali soggetti a Tari (per esempio: balconi e terrazze scoperte, cortili, giardini), ad eccezione di quelle operative; le aree comuni condominiali di cui all'art. 1117 del Codice Civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva, come androni, scale, ascensori, stenditoi o altri luoghi di passaggio o di utilizzo comune tra i condomini.

La tassa sui rifiuti è dovuta da chi occupa l'immobile indipendentemente se proprietario o inquilino in affitto. In caso di occupazione temporanea, di durata inferiore ai sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI è dovuta dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, uso, usufrutto, diritto di abitazione o superficie.

ESEMPI DI CALCOLO

Il Comune calcola l’ammontare della tassa e invia al contribuente l’avviso di pagamento. Le utenze sono suddivise in due macro categorie: Le Utenze Domestiche – UD e le Utenze Non Domestiche – UND.

Per le UD la TARI viene calcolata in base alla superficie calpestabile dell’abitazione e relative pertinenze (differenziate in sei tariffe in funzione del numero dei componenti il nucleo familiare e/o del numero di occupanti). Per l'applicazione della TARI si considerano le superfici dichiarate o accertate anche ai fini dei precedenti tributi (Tares, Tarsu), salvo variazioni intervenute.

Per le UND, che sono tutte le restanti superfici la tassa è calcolata nel seguente modo:

  • una quota fissa, determinata in base alle componenti essenziali del costo del servizio, in particolare allo spazzamento, ai costi amministrativi e di investimento per le opere e relativi ammortamenti, che viene rapportata alle superfici occupate;
  • una quota variabile, rapportata ai costi di gestione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che viene rapportata al tipo di attività svolta (comunità, attività commerciali, artigianali, industriali, professionali e le attività produttive in genere, suddivise in 30 categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione rifiuti).

L'importo della tassa viene poi maggiorato del Tributo provinciale per l'Esercizio delle Funzioni collegate alla tutela, protezione e igiene Ambientale – TEFA (D. Lgs. 30/12/1992, n, 504, art. 19), pari al 5% dell'importo della tassa. Tale tributo può essere corrisposto direttamente all’Amministrazione provinciale di Bergamo o incassato dal Comune e poi girato alla Provincia, in funzione della modalità di pagamento della TARI.

Sulla TARI non è applicata l'IVA.

Esempio di calcolo della TARI per UD.

Prendiamo le tariffe del 2021:

Immagine1

Per calcolare il dovuto da una famiglia di 3 persone con una superficie di mq. 105 (appartamento + box + cantina), si esegue il seguente calcolo:

= (Quota fissa x mq. 105) + (quota variabile di 3 componenti) = Tassa

Tassa + 5% (TEFA) = Totale Dovuto per TARI

Ovvero => (0,53 * 105) + 65,12 = 55,65+65,12 = 120,77 

€ 120,77 +5% = € 128,81 da arrotondare a € 129,00

Conteggio TARI per UND di 130 mq di un Bar.

Prendiamo uno stralcio delle tariffe 2021 per UND

Immagine2

La tassa annua viene così calcolata:

= quota di tariffa fissa + quota variabile x 130 = Tassa

Tassa + 5% (TEFA) = Totale Dovuto per TARI

Ovvero (3,00 + 3,17 ) = 6,17 x 130 = 802,10

€ 802,10 + 5% = 842,20 da arrotondare a € 842,00