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20 dicembre 2011: il Consiglio approva il PGT  

Ultima modifica 14 giugno 2022

20 dicembre 2011: il Consiglio approva il PGT  
Meno cemento, più dinamismo e più posti di lavoro: Dalmine vara il PGT. È stato approvato lo scorso martedì 20 dicembre al Consiglio Comunale, al termine di un percorso che ha visto (in oltre cento incontri) il coinvolgimento di istituzioni, realtà economiche, associazioni e cittadini, il Piano di Governo del Territorio. Con questo PGT si progetta una città con più verde, più servizi, più attività produttive e più innovazione. Nel futuro di Dalmine ci saranno campus scolastici (per iniziare a progettare i quali sarà attivato un tavolo di lavoro ad hoc), stanze verdi, salvaguardia dei centri storici.
«Si tratta di un progetto dinamico e ricco di contenuti, un programma che soprattutto permetterà a chiunque amministrerà Dalmine nei prossimi anni di poter scegliere come far crescere la città senza che qualcuno abbia prima bloccato loro ogni possibilità di scelta. Questo è un grande risultato - ha dichiarato Fabio Facchinetti, Assessore per l’Urbanistica e l’Edilizia privata e pubblica - Aggiunto al fatto che abbiamo attuato una sensibile diminuzione del cemento sugli ambiti residenziali rispetto al PRG, portando a compimento una parte del mandato di programma del Sindaco Terzi: “qualità non quantità”».
Il PGT che rappresenta uno degli atti più importanti dell’attuale amministrazione, come sottolinea il Sindaco Claudia Terzi: «Con tanti sforzi abbiamo lavorato per rispettare tutti gli impegni presi, anche in campagna elettorale. In particolare mi preme evidenziare l’abbattimento dei volumi previsti dal PRG (da noi sempre considerati insostenibili per la città), la maggiore attenzione per i centri storici, e il “patto 2030” con Tenaris. Intervenire con un PGT a distanza di pochi anni da una variante generale del PRG non è stato facile. Non potevamo trascurare i cosiddetti diritti acquisiti, diritti soprattutto economici, che chi ci ha preceduto ha riconosciuto a determinati soggetti. Mi stupisce un po’ che adesso, le stesse forze politiche che in passato hanno attribuito questi diritti, ci contestino la mancanza di coraggio di un intervento più radicale. Troppo facile aumentare l’indice di edificabilità di tutti i terreni di Dalmine e poi a distanza di cinque anni (da minoranze) contestare la mancata riduzione. Questo PGT è un atto di transizione tra un PRG assolutamente vincolante e il futuro decisamente più flessibile. Un atto molto partecipato da parte di tutti i portatori di interesse e anche dalle minoranze medesime, alle quali ribadisco i miei ringraziamenti per il comportamento corretto che hanno tenuto nel corso delle sedute del Consiglio comunale».
Un Piano che guarda al futuro, mette in evidenza Facchinetti: «Questo è un piano fatto non solo per gli attuali cittadini di Dalmine ma anche per i nostri figli perché, attraverso le quattro parole chiave che compongono il “dna” del PGT stesso (partecipazione, sinergie, marketing territoriale e flessibilità), permetterà loro di avere più possibilità di scelta su necessità e interventi futuri. Sono convinto che con questo PGT stiamo dando risposte alle esigenze dei cittadini di Dalmine: risposte a quelle legittime richieste che ci sono state fatte durante la campagna elettorale nel 2009, quelle richieste che andavano incontro a bisogni particolari senza ledere l’interesse generale della cittadinanza. Per questo ringrazio l’architetto Cortinovis, l’ingegnere Mazzucchelli e tutti coloro che hanno contribuito alla sua approvazione».
Fra i punti principali poste la basi anche per la risoluzione dialcuni nodi importantiper la qualità dello sviluppo di Dalmine: Tenaris e ex SS 525. Quanto al tubificio, sono stati fissati i tempi entro i quali verrà siglato con l’azienda il “Patto Tenaris 2030”, con l’intento di convertire l’area per passare da attività “fastidiose” ad attività che possano riqualificare l’area e incrementare l’occupazione, creando una fascia di reciprocità a tutela dei cittadini residenti in prossimità del muro di recinzione dello stabilimento.
Per quanto riguarda invece la ex SS 525 sarà riqualificata aumentandone la qualità urbana e riprogettandone la viabilità affinché traffico cittadino e impatti ambientali siano mitigati.
Tra gli obiettivi raggiunti, la riduzione delle volumetrie residenziali e della cementificazione del territorio: una volta raggiunte le previsioni, gli abitanti di Dalmine saranno poco più di 25mila, contro gli oltre 27mila del PRG.